12 strati al minuto: ecco il pallettizatore MT576 RedFox3
Intervista a Paolo Biondi, Direttore Commerciale Food & Beverage – EMS Group
Che macchina è l’MT576 RedFox 3?
L’MT576 RedFox 3 è un pallettizzatore. Con la versione precedente, il RedFox 2, dotato di un doppio manipolatore, avevamo già ottenuto performance eccellenti e abbiamo deciso di evolvere la macchina, dotandola di motori brushless per alcuni movimenti e di ulteriori accortezze per il trasferimento falde.
Il potenziale della macchina così modificata era altissimo, ed abbiamo – quindi – dovuto aumentare le prestazioni della zona di preparazione dello strato, prima punto forte del sistema, ora collo di bottiglia della macchina.
Per poter sopperire alle nuove necessità produttive del sistema di sollevamento a doppio carro, si è reso necessario l’inserimento di un terzo manipolatore con tecnologia RedFox.
La nostra stima di rendimento è di 80.000bp/h nel formato 1.5L e 120.000bp/h nel formato 0.5L, ma sono più che convito che potremmo andare ben oltre: i 12 strati al minuto sono stati ottenuti in produzione con velocità più basse di quelle reali, con velocità maggiori potremmo raggiungere ben 150.000 bottiglie per ora nel formato da mezzo litro!
Con queste potenzialità, l’MT576 RedFox 3 merita l’attenzione dei maggiori produttori di acqua minerale al mondo, perché con una singola macchina di questo tipo si riescono ad ottenere produzioni elevatissime.
Altro vantaggio, da non sottovalutare di questo nuovo pallettizzatore, è che essendo una macchina polivalente può essere realizzata sia nella versione con ingresso dal basso che in quella con ingresso dall’alto, quindi l’alimentazione dei pacchi/cartoni/confezioni da palettizzare può avvenire sui 2 livelli, riuscendo a soddisfare le esigenze di entrambe le tipologie di linee di imbottigliamento.
Cosa fa un pallettizzatore?
Un pallettizzatore è una macchina che pallettizza, ovvero che compone secondo uno schema programmato uno strato di prodotto da caricare su un pallet, strato che deve essere adeguato al formato di pallet in uso (paletta europea, americana, inglese, mezza paletta, quarto di paletta etc.). La macchina deve essere in grado di formare un “mosaico” con i prodotti che vengono pallettizzati per essere immagazzinati o spediti, questo deve avvenire nel modo più uniforme possibile cercando di occupare la paletta completamente e senza debordi. Il pallettizzatore può anche creare dei “camini” all’interno degli strati, in modo da avere una superficie esteriore facilmente fasciabile o incappucciabile, e rendere il pallet stabile, protetto e facilmente trasportabile alla destinazione finale.
Lo scopo ultimo di un pallettizzatore è, quindi, quello di creare in automatico un carico palettizzato.
Perché/in cosa la tecnologia Redfox è diversa?
RedFox è la nostra unità di preparazione strato, che fin dall’origine si è dimostrata molto interessante.
Non è una novità in senso assoluto poiché vi sono altre aziende che utilizzavano questa tipologia di manipolatori. Ma uno dei vantaggi della soluzione RedFox è la stabilità, poiché siamo tra i pochi a proporre una struttura rigida interamente saldata. Negli anni, inoltre, è stata ulteriormente irrobustita per sopperire ai sempre più rapidi movimenti di manipolazione dei pacchi.
Ciò ci consente di differenziarci dai costruttori che utilizzano sistemi modulari, i quali non accettano di buon grado trasferimenti orizzontali ad altissima velocità.
Un altro vantaggio del sistema RedFox è il controllo totale sulla pinza: l’utilizzo di motori brushless non solo sui movimenti longitudinali / trasversali / verticali ma anche nella chiusura della pinza intorno al prodotto ci permette di individuare, tramite il controllo della pressione che andiamo ad esercitare sul pacco, se lo stesso è fuori sagoma, se stiamo esercitando una pressione eccessiva che potrebbe danneggiare il prodotto, se i prodotti in ingresso al pallettizzatore arrivano danneggiati dalle macchine precedenti.
Sempre a titolo d’esempio, alcuni competitor utilizzano manipolatori attuati da sistemi pneumatici, o pneumatici solo su una sponda, con la seconda sponda fissa: ciò non consente un controllo puntuale della pressione esercitata come il sistema RedFox.
Il grande vantaggio di individuare eventuali prodotti arrivati danneggiati in ingresso al pallettizzatore potrebbe anche essere trascurabile quando parliamo di contenitori in plastica, ma diventa fondamentale in presenza di contenitori più delicati come quelli in vetro, evitando che i frammenti arrivino in area di palettizzazione, scongiurando eventuali danni all’impianto ed eliminando lunghi fermi macchina dovuti alle fasi di pulizia.
La possibilità di valutare attentamente le dimensioni del pacco in ingresso consente, inoltre, di effettuare manipolazioni multiple, accorpando da 1 fino a 6 pacchi contemporaneamente, poiché RedFox consente di variare la dimensione della pinza in base ai prodotti che stiamo o che dovremo trattare.
Qual è il vantaggio di avere 3 manipolatori?
Aver studiato una soluzione a 3 manipolatori è una questione legata sostanzialmente alla velocità.
Inoltre, il software della macchina permette di individuare il numero di manipolatori necessari per soddisfare le esigenze di produzione: infatti, il numero di prodotti che un manipolatore può trattare in una unità di tempo dipende da diversi parametri, il software calcola le differenti combinazioni e ottimizza la produzione.
Qual è il vantaggio di impilare 12 strati al minuto?
Anche se il committente non necessitava di raggiungere 12 strati al minuto questa era una sfida che volevamo affrontare. Per soddisfare le esigenze di produzione del cliente, la macchina che avremmo voluto proporre era al limite delle sue capacità.
Seppur sostanzialmente molto simile nella struttura, il modello precedente (MT576 RedFox 2) non è dotato di alcuni azionamenti brushless, della gestione falde in quota, e raggiunge una velocità massima di 8 strati al minuto (considerando una palettizzazione su 4 strati di prodotti instabili, se aumentiamo il numero di strati e pallettizziamo prodotti stabili, la capacità produttiva aumenta sensibilmente).
Aggiungendo questi accorgimenti e grazie alla meccanica estremamente robusta, da sempre una caratteristica delle macchine EMMETI, abbiamo eseguito internamente alcuni test e abbiamo riscontrato che i 12 strati al minuto erano un obiettivo realizzabile sia a livello di velocità di trasferimento, sia a livello di velocità di sollevamento e traslazione. Si trattava solo di sincronizzare al meglio i movimenti e sfruttare le velocità di ritorno a vuoto che i motori asincroni non ci consentivano di ottenere.
Il vantaggio di impilare 12 strati al minuto è enorme: fino a qualche anno fa, pensare a queste velocità voleva dire prevedere l’installazione 2 macchine. Oggi, la possibilità di raggiungerle con una sola macchina e con l’alimentazione dal basso (carico più agevole dei materiali di consumo, trasferimento più semplice dei pallet ai sistemi automatizzati di logistica interna) apre scenari del tutto nuovi per gli impianti di imbottigliamento.
L’MT576 RedFox 3 è una macchina ad altissima velocità che non ha bisogno di essere presidiata da operatore, visibilissima in tutte le sue parti, più semplice da caricare e in grado di gestire i cambi pallet/falde in automatico senza fermi macchina, poiché le operazioni si svolgono al di fuori della zona di palettizzazione.
Consideriamo che la richiesta del cliente era quella di riuscire a gestire 60.000bp/h da 1.5L in uscita dalla riempitrice, in confezioni 3×2, su mezze palette, ovvero la condizione peggiore che potesse capitare. Aggiungendo il delta minimo di velocità alla riempitrice, ci siamo accorti che i 12 strati al minuto non erano poi lontanissimi da quello che volevamo ottenere…
Qual è il futuro del RedFox 3?
È un bel futuro! Viste le performance che siamo riusciti ad ottenere già nella configurazione sperimentata, il RedFox 3 riesce tranquillamente a sopperire la velocità di 12 strati al minuto, eliminando il collo di bottiglia nella fase di formazione strato. Potenzialmente, ciò ci consentirà di concentrarci nuovamente nello sviluppo del pallettizzatore MT576, in modo da poter raggiungere nuove vette prestazionali e soddisfare requisiti ancora più elevati.
Stiamo inoltre procedendo nello studio e realizzazione di una tecnologia RedFox ancora più evoluta, che prevede la sostituzione dei brushless con nuove soluzioni sperimentali, e che potrebbe trovare applicazioni già all’inizio del prossimo anno.
Ciò potrebbe rappresentare una rivoluzione per questo componente della macchina che come EMMETI prima e Gruppo EMS poi abbiamo portato a vette prestazionali difficilmente eguagliabili.
Con l’introduzione di nuove tecnologie, contiamo di alzare ancora più l’asticella e differenziarci da tutti i competitors.
Questa tecnologia è applicabile ad altri prodotti / settori?
Il settore del Beverage è stato il traino per l’introduzione di questa soluzione. Nelle linee di imbottigliamento abbiamo spesso in campo velocità elevatissime, è il banco di prova ideale per testare la resistenza agli stress e la durata nel tempo delle macchine.
Il RedFox è altamente utilizzato anche nel settore del Food e nel Chimico/Farmaceutico, dove le velocità in gioco sono sì elevate, ma viene anche richiesta una manipolazione precisa e sicura, oltre al requisito del “Facing”, ovvero che le confezioni vengano disposte sul pallet con l’orientamento della parte visibile (dati prodotto, codice a barre, …) verso l’esterno. Questa possibilità è gratuitamente inclusa nella tecnologia RedFox: è possibile ruotare in senso orario o antiorario il prodotto, il tutto grazie all’ampia possibilità di configurazione del software e senza l’inserimento di parti accessorie.